domenica 16 dicembre 2012
Su, su e via!!...
Supereroi...
li leggiamo, li guardiamo, li ammiriamo, li sogniamo...
li reinventiamo, li recuperiamo, li disegnamo, li spremiamo e poi li gettiamo, nel cassetto dei ricordi, nel dimenticatoio della nostra infanzia, o in chissà in quale meandro della nostra mente per sostituirli con qualcosa di più adulto, di più adatto ad una vita da "grandi"...
ma quando c'è realmente bisogno, quando siamo in difficoltà, e la bella di turno sta precipitando dal grattacielo più alto di New York, ecco incedere un vorticare di mantelli rossi, di tutine azzurre che rivestono muscoli d'acciaio, e lui è lì, sgorga dal cuore e dalle fantasie più sfrenate, e il gioco è fatto, tutti salvi e la torta di mele ci aspetta come sempre in cucina, con la mamma sorridente che ci invita a prenderne una fettona...
frontiere aperte, globalizzazione, internet, tutto è nulla, niente unisce come loro.
Da un capo all'altro del pianeta un coro unanime, un accorato "wow" ci rende tutti, a prescindere dalla razza, dalla religione, dalla nazionalità, piccoli bambini fraternamente stupefatti dinnanzi alle loro gesta.
Supereroi, una delle invenzioni più belle che la fantasia umana abbia mai partorito...
normalmente non ci fai caso, ma è proprio in periodi come quello che viviamo che ne abbiamo bisogno...
quando la dignità umana non è più rispettata, quando i diritti fondamentali di ognuno vengono calpestati, quando guerre assurde vengono accese per interessi economicamente oscuri, quando donne disperate vengono uccise e stragi di bambini riempiono gli schermi delle nostre tv...
eccoli, stringiamoci a loro, solo i supereroi possono salvarci...
solo loro possono...
solo loro potrebbero...
se solo fossero veri...
se solo...
mai come in questo terribile momento c'è urgenza di averli tra noi.
e quindi mi volto e chiedo a Jimmy Olsen di attivare il suo orologio, prego il commissario Gordon di alzare la cornetta del Bat-telefono, corro sul tetto ad accendere il bat-segnale, e lì, dal più alto dei tetti urlo "Vendicatori Uniti!", o "Shazam!", perchè qualcuno dovrà arrivare a salvarci, qualcuno prima o poi arriverà correndo veloce come un lampo, o volteggiando tra i palazzi con la sua ragnatela...
qualcuno arriverà...
e non mi importa se sarà un po' crudele, un po' sbruffone, alcolizzato o disadattato...
qualcuno arriverà...
ci hanno provato a renderli più umani, più deboli, più fragili, quasi come noi, ma io non ci casco...
è solo una montatura.
li hanno smontati e rimontati, svestiti e rivestiti, ma loro restano sempre se stessi, pronti a tutto, ad ogni sacrificio, per noi, solo per noi.
dal profondo del mio cuore so che è così.
dal profondo del mio cuore so, che il più puro dei supereroi arriverà a tirarmi fuori dai guai...
ognuno di noi lo sa...
ognuno di noi, in fondo, è un kriptoniano...
venerdì 7 dicembre 2012
mercoledì 29 agosto 2012
qualcosa di recente....
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mercoledì 22 agosto 2012
autunno...
chissà se mi pensa...
chissà se ricorda
le pedalate in bicicletta, le notti uno accanto all'altra, le paste supercondite, le pizze, le risate e lei che appena sveglia mi racconta il sogno appena fatto...
chissà se ricorda le mele portate all'uscita della scuola, i messaggi scritti al pomeriggio tardi, le risate da scappare in bagno e l'amore la domenica mattina...
chissà se ricorda le mie labbra, come io ricordo le sue e i suoi capelli di seta....i pianti, le litigate e il formaggio fresco da levare dalla pentola...
chissà se ricorda le mille promesse, la gioia, gli abbracci, le carezze ai gatti e le passeggiate a Venezia con il kebab in mano...
chissà se ricorda la "fionda" che facevamo in bici, lanciandoci l'uno con l'altra mano nella mano, i "ti amo" sotto la pioggia, le battaglie di neve e i bagni di notte in sicilia...
chissà se ricorda le sue gelosie, le mie paranoie, il suo saltarmi addosso sfacciata e il solletico senza tregua...
chissà se ricorda quanto ci amavamo e quanto promettevamo di amarci...
chissà se ricorda i suoi sogni e tutto ciò che anche a fatica siamo stati in grado di realizzare...
chissà...
chissà...
se la notte è ancora sola e desidera svegliarsi col mio caffè ed un bacio...
chissà se desidera ancora un massaggio alle sue splendide gambe, fare la spesa assieme e discutere di peyote, alieni e 2012...
chissà se ricorda i pianti silenziosi, abbracciati, davanti alla nostra serie tv preferita, il suo "poverinooo" e le mie prese in giro...
chissà se ricorda quando le dissi che non avrei smesso mai di amarla, nemmeno se mi avesse ucciso...
chissà se ricorda quando lei promise di non smettere mai di amarmi, nemmeno se l'avessi abbandonata...
chissà...
chissà...
chissà se esiste ancora...lei, più bella di ogni altra cosa al mondo...
più bella di ogni motivazione, di ogni ideale, di ogni vita che uomo possa mai sognare di avere....
chissà...
ti amo.
Maledetta Tu che sei andata via, lasciandomi solo...
maledetto io che non so amare nessun'altra perchè so amare solo Te...
Claudio
domenica 8 luglio 2012
quando apri il cassetto dei sogni...
Quando ero piccolo volevo fare il supereroe...
indossare il mantello rosso con il simbolone giallo, volare sicuro e veloce dalla finestra aperta, sorvolare la città scrutando con attenzione ogni angolo remoto e scovare criminali da combattere, fare innamorare la Lois Lane di turno e vivere così, felice, forte e gagliardo...
col tempo i sogni son cambiati, le esigenze e la vita hanno strasformato quel bambino sognatore in un uomo...
un uomo che sogna, che vive, soffre e fa cazzate come tutti...forse qualche volta anche un po' di più di altri.
e così son finito col disegnare quegli eroi che mi affascinavano, poi a crearne di miei, attorniato da un mondo fantastico e vivo quasi quanto la mia stessa vita.
c'era anche Lois Lane...
c'è sempre stata una Lois lane in ogni momento della mia vita...
alle volte sognata, alle volte reale, con i capelli profumati, lisci lunghi e leggeri come seta.
occhi stupendi in cui perdersi, labbra da baciare, labbra da cui sentire uscire le parole più belle del mondo.
abbandoniamo per un attimo la poesia...
parilamo di cose reali, pratiche.
mio padre non ha realizzato molto in vita sua.
avrebbe voluto, non c'è riuscito.
colpa sua o meno, non sta a me giudicarlo.
ci ha lasciati con una casa e con tante cose incompiute.
una lezione, la cosa più importante di tutte: vivere ogni giorno come fosse l'ultimo.
per un po' di tempo questa lezione l'ho dimenticata, e ne ho pagato le conseguenze.
adesso però voglio stamparla a caratteri di fuoco nel mio cuore.
la Blam! Editions è la somma di tutto quel che avete letto finora.
sono io, i miei sogni, le mie delusioni e la volontà ferrea che niente di tutto ciò che di sbagliato ho fatto in precedenza si ripeta.
è la mia opera, è il mio gesto eterno.
per me, e soprattutto per la mia piccola Sara, mia figlia, che adesso magari non capirà, ma in futuro spero di si.
ho tanto da dare a a mia figlia, tanto da recuperare nei sui confronti.
non sono mai stato un padre modello.
adesso ho la possibilità di lasciarle qualcosa di veramente importante.
la mia lezione.
realizza i sogni bimba mia, realizzali e non farti distrarre da nulla.
non lasciare che nessuno ti rallenti.
travolgi tutto e tutti, perchè arriverà un giorno in cui non potrai più far altro che girare la testa indietro e fare i conti.
solo allora saprai chi sei e che valore avrai avuto.
per gli altri...forse...
per te stessa, sicuramente.
concludendo...che a nessuno venga in mente di mettermi i bastoni tra le ruote.
sarò un nemico implacabile e venderò cara la pelle.
non solo per me...ma per lei, mia figlia.
l'unica per cui valga la pena vivere.
Blam!
venerdì 10 febbraio 2012
giovedì 9 febbraio 2012
Lettera ad un vecchio amico
oggi voglio spendere qualche parola ad un vecchio, caro amico.
questo amico, per comodità, lo chiamerò "Ciccio"...
io e Ciccio non abbiamo più frequentazione da anni, causa distanza geografica, e non parliamo più da quasi 3 anni ormai, perchè i nostri rapporti si sono incrinati, anzi profondamente rotti.
Caro Ciccio
cosa è successo?
cosa ti è successo?
cosa sei diventato?
non passa giorno che non legga di te, di ciò che scrivi, di ciò che denunci, della gente che ti vuole male, o perchè non comprende o perchè tu l'hai portata a non comprenderti.
Ciccio...
amico mio...
caro vecchio compagno di avventure...
cosa ti ha portato ad assumere il ruolo di Don Chisciotte?
dove ti porta tutto questo combattere i mulini a vento?
e soprattutto, ti sei accorto che i mulini a vento li stai costruendo tu?
non prendo mai parte ad alcuna diatriba, mai un commento su quello o l'altro sito, però leggo.
leggo tutto.
una volta, si eri un rompiballe, ma non eri così, come adesso, un serpente velenoso, rabbioso, pronto a scagliarsi contro ogni cosa pur di far vedere quanto sai essere mortale con il tuo morso...
negli anni ho capito, per esperienza personale, che la maggior parte delle volte che si vede il marcio, quasi sempre siamo noi stessi marci dentro, e abbiamo da dimostrare tanto, solo che non ce la facciamo, quindi la frustrazione si trasforma e diventa rancore, paranoia, superbia...
ti ricordi quando il nostro scopo era sentire l'odore della carta stampata?
il fruscio di un albo, anche fotocopiato, che scorre tra le dita...
far leggere una storia tutta nostra, per la quale magari avevamo passato una o più notti in bianco...
te lo ricordi ancora il gusto di raccontare?
te lo ricordi ancora cosa sono i fumetti?
quei bellissimi albi che amavamo leggere, che amavamo scrivere e disegnare?
Ciccio, dove sei finito?
leggo sempre, tutto ciò che scrivi, ma mai scorgo tra le tue frasi grondanti di sangue la parola "fumetto"...
ecco, io invece, ho capito tante cose, e le battaglie non le fo più.
ne faccio solo due...una battaglia, continua per riuscire a migliorarmi, per creare qualcosa di veramente meritevole di essere ricordato...
l'altra battaglia, per mostrare a mia figlia quanto valga la pena mettersi in discussione e ricominciare.
ogni giorno.
adesso, lo sai già suppongo, io sto iniziando questo cammino che si chiama "Blam!"...
non è una gara con nessuno.
non è una sfida.
è solo la mia via.
il mio pensiero, magari errato, ingenuo, senza dietrologie, ma è genuino.
è quello che ho sempre sognato.
è quello che una volta sognavamo assieme
solo che tu lo hai dimenticato.
per favore, adesso basta, spegni la spina.
torna a raccontare.
smetti la guerra, ed inizia a realizzare quel che sognavi.
Claudio
questo amico, per comodità, lo chiamerò "Ciccio"...
io e Ciccio non abbiamo più frequentazione da anni, causa distanza geografica, e non parliamo più da quasi 3 anni ormai, perchè i nostri rapporti si sono incrinati, anzi profondamente rotti.
Caro Ciccio
cosa è successo?
cosa ti è successo?
cosa sei diventato?
non passa giorno che non legga di te, di ciò che scrivi, di ciò che denunci, della gente che ti vuole male, o perchè non comprende o perchè tu l'hai portata a non comprenderti.
Ciccio...
amico mio...
caro vecchio compagno di avventure...
cosa ti ha portato ad assumere il ruolo di Don Chisciotte?
dove ti porta tutto questo combattere i mulini a vento?
e soprattutto, ti sei accorto che i mulini a vento li stai costruendo tu?
non prendo mai parte ad alcuna diatriba, mai un commento su quello o l'altro sito, però leggo.
leggo tutto.
una volta, si eri un rompiballe, ma non eri così, come adesso, un serpente velenoso, rabbioso, pronto a scagliarsi contro ogni cosa pur di far vedere quanto sai essere mortale con il tuo morso...
negli anni ho capito, per esperienza personale, che la maggior parte delle volte che si vede il marcio, quasi sempre siamo noi stessi marci dentro, e abbiamo da dimostrare tanto, solo che non ce la facciamo, quindi la frustrazione si trasforma e diventa rancore, paranoia, superbia...
ti ricordi quando il nostro scopo era sentire l'odore della carta stampata?
il fruscio di un albo, anche fotocopiato, che scorre tra le dita...
far leggere una storia tutta nostra, per la quale magari avevamo passato una o più notti in bianco...
te lo ricordi ancora il gusto di raccontare?
te lo ricordi ancora cosa sono i fumetti?
quei bellissimi albi che amavamo leggere, che amavamo scrivere e disegnare?
Ciccio, dove sei finito?
leggo sempre, tutto ciò che scrivi, ma mai scorgo tra le tue frasi grondanti di sangue la parola "fumetto"...
ecco, io invece, ho capito tante cose, e le battaglie non le fo più.
ne faccio solo due...una battaglia, continua per riuscire a migliorarmi, per creare qualcosa di veramente meritevole di essere ricordato...
l'altra battaglia, per mostrare a mia figlia quanto valga la pena mettersi in discussione e ricominciare.
ogni giorno.
adesso, lo sai già suppongo, io sto iniziando questo cammino che si chiama "Blam!"...
non è una gara con nessuno.
non è una sfida.
è solo la mia via.
il mio pensiero, magari errato, ingenuo, senza dietrologie, ma è genuino.
è quello che ho sempre sognato.
è quello che una volta sognavamo assieme
solo che tu lo hai dimenticato.
per favore, adesso basta, spegni la spina.
torna a raccontare.
smetti la guerra, ed inizia a realizzare quel che sognavi.
Claudio
sabato 4 febbraio 2012
è ora di fare Blam!
Dopo tre anni di peripezie, di sacrifici, fughe, delusioni, attese disattese, frizzi e lazzi vari, finalmente torno a riprendermi in mano la vita e a realizzare i sogni nel cassetto.
Sono tanti, così tanti che non so se basterebbe una vita, ma intanto comincio...
Il primo di tutti i progetti è la Blam! Editions, la casa editrice che ho sempre sognato di aprire.
Nata idealmente 3 anni fa, è rimasta un progetto "strozzato" a causa di tanti motivi, economici innanzitutto.
Non c'è nulla di male ad ammetterlo.
Adesso però le cose son cambiate, e finalmente tra qualche settimana si apre battenti.
Ho già due volumi in fase di editing, a breve stamperò, poi si parte.
Madville, del sempre ottimo Paolo Zeccardo, l'incarnazione del Mangaka, romano, dio del Copic, persona davvero fantastica, sotto tanti punti di vista.
Poi c'è Marco Tanca, con la sua "Non so più scrivere in corsivo", un'opera davvero intelligente e poetica.
Marco è stato uno dei primi a credere nella mia idea di casa editrice, e dopo aver vinto il concorso "Blam! Contest", è rimasto lì, paziente ad attendere che io fossi pronto, senza mai lamentarsi.
è stato davvero un amico.
In molti infatti mi hanno abbandonato nel corso di questi 3 anni.
Marco e Paolo no.
Sono un sentimentale, per me certe cose hanno più importanza del resto.
Oltretutto sono due autori fantastici.
Poi c'è Robotix..
capitolo a parte.
amo la fantascienza, in tutte le salse.
Robotix unisce vari punti di vista, raccontando una storia che omaggia i grandi temi della Sci-Fi in una botta sola.
Ho la fortuna di aver trovato anche i collaboratori perfetti per realizzarla, da Marianna Pescosta, sempre al mio fianco, da 5 anni ormai, talentuosissima, pignola e determinata quanto bella, a Matteo Giurlanda (Eon, Nox) eccezionale disegnatore, destinato ai fasti del fumetto italiano, Luca Cicchitti (Factor V), Denis Medri, e...un copertinista a sorpresa che ora non svelo, ma di certo la sua presenza farà felici tanti vecchi fans di Nathan Never e di Cyborg (Star Comics)...
Son davvero contento.
Certo, all'inizio andrò cauto, il budget non è la stesso su cui possono contare le grandi case editrici, ma di certo, con il mio poco cercherò di realizzare il massimo possibile.
intanto godetevi le anteprime dei personaggi di Robotix:
tiè
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